Forbioplast
Tipologia: Progetto a finanziamento pubblico 7th Framework Programme – Knowledge Based Bio-Economy (KBBE)
Obiettivo: riduzione degli impatti ambientali dei componenti automobilistici mediante sostituzione del materiale polimerico vergine con materiale riciclato proveniente da veicoli fuori uso ed utilizzo di rinforzi naturali (fibre di legno e farina di legno) al posto delle fibre di origine minerale (fibra di vetro).
Motivazioni: Trovare mercati di sbocco industriali ai materiali provenienti dai veicoli fuori uso (ELV) e contribuire così al raggiungimento dei target di riciclaggio e recupero dei ELV previsti per il 2015 (riuso-riciclaggio 85% in peso e riuso-recupero 95% in peso).
Partner principali del progetto:
· University of Pisa (Coordinatore) - UNIPI (Italy)
· Centro Ricerche Fiat - CRF (Italia)
· PEMU Plastic Processing co. - PEMU (Ungheria)
· Fundacion CARTIF (Spagna)
· Organic Waste Systems - OWS (Belgio)
· Budapest University of Technology and Economics - LPRT (Ungheria)
· Latvian State Institute of Wood Chemistry - IWC (Latvia)
· University of Almeria - UAL (Spagna)
· Ritols Ltd - RIT (Latvia)
Inizio: 01/07/2008
Durata: 48 mesi
Risultati ottenuti:Le attività svolte sono state impostate seguendo un approccio meticoloso per definire sia le caratteristiche dei materiali indagati nel progetto che i requisiti tecnici per il loro utilizzo in applicazioni automobilistiche. Sono stati quindi svolti studi preliminari sullo stato dell’arte dei materiali provenienti da foresta con una valutazione sulla loro reperibilità e sui loro mercati. Le attività di ricerca sono state focalizzate quindi sulla caratterizzazione dei materiali e sulla definizione delle specifiche tecniche per un loro utilizzo in componenti auto (fondello sedile). Per ciascuna tipologia di formulazione in grado di soddisfare tali requisiti, è stato almeno un prototipo.
I materiali di partenza a base di legno provengono da conifere (pini) e da latifoglie (pioppi) e vengono utilizzati rispettivamente in forma di fibre e farina di legno. La differenza tra le due tipologie riguarda non solo la provenienza del materiale (fibre prodotte in Germania, farina di legno in Italia) ma anche la qualità e il costo (le fibre sono di alta qualità rispetto alla farina di legno, ma ad un costo maggiore in quanto il processo prevede ulteriori fasi di lavorazione).
Le formulazioni valutate e selezionate per lo stampaggio dei prototipi di fondello sedile sono le seguenti:
· Polipropilene + 10% fibra di vetro (soluzione di riferimento)
· Polipropilene riciclato da paraurti a fine vita + 10% e 30% fibra di legno
· Polipropilene riciclato da paraurti a fine vita + 10% e 30% farina di legno
Ogni soluzione che prevede l’utilizzo di legno richiede opportuni additivanti, che favoriscano l’interazione legno-plastica, nella fase di compoundazione, cioè quando i differenti materiali vengono miscelati assieme per la successiva fase di stampaggio del componente.
Le tipologie di fondello sedile sono state quindi valutate dal punto di vista degli impatti ambientali con la metodologia di Life Cycle Assessement (LCA) comparandole alla soluzione di riferimento.
Dalla valutazione LCA sono emersi evidenti benefici soprattutto nella fase di produzione, mentre durante la fase d’uso non si riscontrano particolari miglioramenti. Infatti tutti i prototipi realizzati mostrano pesi comparabili e quindi, essendo l’alleggerimento l’unico fattore che incide effettivamente sui consumi, gli impatti ambientali sono anche essi similari rispetto alla soluzione di riferimento durante la fase d’uso.
Allegati:
Eventi:
· 27-31 Maggio 2012 Conferenza BiPoco – International Conference on Biobased Polymers and Composites (Ungheria)